Intelligenza artificiale: sostituirà la figura del marketing manager?

Chiunque lavori nel marketing è spaventato dall'avvento dell'intelligenza artificiale, diciamo da subito, che può stare tranquillo, anzi, dovrebbe attivarsi per assicurare a se stesso di prosperare ancor di più e non solo di sopravvivere in un mondo di intelligenza artificiale.


Sono stati sviluppati strumenti che creano immagini da stringhe di testo in linguaggio naturale, altri che creano video che in passato richiedevano tempi e spese inaffrontabili, ora sono sufficienti pochi click. Altri creano musica originale, è sufficiente inserire alcuni criteri, come l'umore, il tempo e lo strumento e ricevere dozzine di composizioni.


Non parliamo poi delle centinaia di piattaforme che creano testi in autonomia, fornendo al sistema poche informazioni di partenza si ricevono una vasta quantità di contenuti su ogni parola chiave SEO che potrebbe portare traffico incrementale al sito web.


Alcuni esperti ritengono che entro il 2025-2030 (domani) il 99,9% dei contenuti online sarà generato dall'intelligenza artificiale quindi, in teoria, se il vostro lavoro dipende dalla creazione di contenuti artistici, musicali, testuali o video, il vostro lavoro potrebbe essere a rischio, ma come dicevo, non lo sarà, se ci si specializza in alcune aree.


L'intelligenza artificiale, per funzionare, innanzitutto deve essere capita, necessità di input, di controllo, di correzione. Pur essendo di grande aiuto, lungi dall'essere perfetta nel produrre ciò che il marketer, ma sopratutto il cliente si aspetta dalla comunicazione.

Ho testato personalmente alcuni strumenti, fra i più sofisticati, già che impressiona è la velocità di esecuzione, ma spesso appaiono risultati a volte assurdi, altre volte banali, altre volte illogici o controintuitivi; risultati che possono anche essere "creativi", ma se utilizzati senza una logica, una strategia, una finalità, rendono la comunicazione estremamente caotica, complessa, improvvisata.


Quindi sarà sicuramente necessario imparare ad utilizzare la IA, conoscerle a fondo gli strumenti, ma prima ancora rimane  vitale saper prendere decisioni e formulare strategie, vi sono poi aree in cui i computer non possono nulla: ad esempio nei ruoli dove viene richiesta empatia, gusto, umorismo, analisi critica e logica, conoscenza di specifici prodotti e loro applicazione, o dove serve semplicemente la presenza fisica.


Vi sono altre aree molto specifiche dove l'intelligenza artificiale non può nulla (sono stati fatti alcuni esperimenti subito naufragati), si tratta di aree del marketing orientate a creare esperienze o sensazioni 


Vi sono infine altri settori del marketing meno tecnici, ma certamente fondamentali, in cui l'intelligenza artificiale ad oggi ha fornito risultati mediocri o addirittura negativi: sapere ascoltare e sapere leggere fra le righe.


In fondo tutta la storia umana e anche il marketing più tradizionale si basano proprio su questa ultima capacità.