Il marketing dell’ecologismo di facciata

Negli ultimi anni il termine “sostenibilità” è la parola chiave del nostro vivere, e, ovviamente, questo ha influenzato anche il marketing e la comunicazione d’impresa.


La Green Communication si potrebbe definire come un nuovo modello comunicativo che mette in evidenza il lavoro delle imprese a favore della sostenibilità, per colpire il consumatore che premia con l’acquisto l’impegno dell’azienda.

I dati parlano chiaro, questa equazione è sbagliata, irreale, e l’inganno è dietro l’angolo. 


E' ampiamente dimostrato che le attività sostenibili comportano elevati costi per le imprese che, per risparmiare, a volte trasformano la vera sostenibilità in un mero “ecologismo di facciata” (Rif. https://www.corriere.it/tecnologia/)


Un esempio che sarà capitato a tutti: gli hotel che chiedono ai clienti di riutilizzare più volte gli asciugamani al fine di evitare sprechi di acqua, ma allo stesso tempo attuano strategie di marketing poco sostenibili, volte ad aumentare il turismo, mirando ad espandersi, insomma, un atteggiamento non proprio "sostenibile".


  • Nel 2021 la Commissione Europea e dalle Autorità Nazionali di tutela dei consumatori (secondo il Regolamento UE 2017/2394), sotto il coordinamento della IPCEN (Consumer Protection and Enforcement Network), hanno svolto uno screening della comunicazione sul web e degli slogan di varie aziende (forse anche la tua!), ed ha dimostrato che:

  • - il 37% dei claim conteneva informazioni vaghe, utilizzando parole come “cosciente”, “rispettoso dell’ambiente”, “sostenibile”senza fornire dati, modalità e informazioni specifiche circa le attività concrete svolte dalle aziende
  • - Il 59% dei casi non forniva delle prove circa le attività dichiarate. Nessun riferimento poi al benessere e crescita sociale
  • - nel 42% dei casi le autorità hanno ritenuto ingannevoli i claim, dichiarandole pratiche commerciali sleali


Come smascherare il marketing basato sull'ecologismo di facciata?


Quando un'Azienda utilizza un linguaggio vago, standardizzato, poco trasparente, con omissioni e reticenze o addirittura non rende pubbliche le informazioni e descrizioni delle attività poste in essere, allora siamo di fronte ad un ecologismo di facciata.

A volte il messaggio viene urlato e la pratica inserita nella strategia aziendale di marketing, anche in questo caso senza dichiarare quante persone sono state licenziate o quanta ricchezza sia stata distribuita o ancora viene totalmente omesso ogni riferimento ai programmi per nuove assunzioni o premi per i dipendenti, spacciandosi però per un brand totalmente green, allora ciò va oltre la facciata e trae in inganno il cliente, allora si cade anche nella comunicazione ingannevole.


Diffidate gente, diffidate.