Il marketing in Farmacia

Il titolo potrebbe trarre in inganno: non si riferisce al Marketing che necessita di medicine, ma alle farmacie che sempre di più affidano al marketing il proprio posizionamento, lancio o rilancio sul mercato.


L'argomento è tanto interessante quanto complesso.


Parliamoci chiaro, il marketing inteso come quello percepito dall'utente, è espresso da attività effimere: pubblicità, social, email, whatsapp e sms che promuovono le offerte della farmacia all'angolo, e francamente lasciano il tempo che trovano.


I Farmacisti, che dividerei in 3 categorie, hanno la necessità di competere, non solo sulla "clientela" che proviene dal sistema sanitario Nazionale, ma soprattutto su quella che necessita di prodotti che non sono necessariamente medicine, ma prodotti da banco.


Per fare un esempio fra i tanti, i prodotti per la pelle che prima erano di commercializzazione esclusiva delle farmacie, ora trovano concorrenza con para-farmacie, negozi di cosmetica, supermercati, ecc: l'epoca del prodotto esclusivo per la farmacia è già tramontato.


Ma torniamo alle 3 categorie di farmacisti, li suddividerei in conservatori, innovatori e visionari.


I conservatori sono coloro che diffidano del marketing perchè non lo conoscono o, lo percepiscono, come anticipato, come un'attività effimera (e non hanno tutti i torti). I conservatori però non hanno inclinazione a modificare nulla del proprio modello commerciale, ne nel marketing, ne in alle aree della loro attività. I conservatori sono coloro che perdono lentamente clientela.


Gli innovatori invece sono quelli, che come milioni di persone nel mondo, sono esperti di marketing (ironia) ed indicano la strada da seguire ai consulenti per ottenere più clienti in poco tempo: si affidano proprio a tutte quelle attività effimere e visibili di cui sopra. Gli innovatori sono coloro che perdono velocemente la clientela.


Vi sono infine i visionari, ossia coloro che sfidano la situazione attuale e cercano nel consulente un alleato per attuare un radicale cambiamento di paradigma commerciale. I visionari sono gli unici ad avere successo o quanto meno a raggiungere gli obiettivi che si sono posti. 


Nonostante il marketing possa fare tanto e costruire vere e proprie strategie per supportare le farmacie nel loro intento di crescita, ancora oggi, molte di loro affidano le speranze ai fornitori che arredano i locali, promettendo crescite esponenziali di vendita; i dati parlano chiaro: ciò non avviene.


Sarebbe interessante andare più a fondo nel tema, lo farò in un post successivo oppure contattami direttamente.

A presto!

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