I dati sono una grande occasione per aumentare i profitti, ma solo se si adottano tutti i crismi per raccoglierli ed analizzarli correttamente.
Non tutte le aziende hanno a disposizione personale in grado di raccogliere e analizzare i dati in modo da suggerire nuove strategie ed attività; una valida alternativa è quindi un approccio, forse meno scientifico, ma certamente valido: prova, testa e impara.
Per fare un semplice esempio, un negozio al dettaglio potrebbe sperimentare diversi livelli di sconto del medesimo prodotto per verificarne l'efficacia, o potrebbe posizionare il prodotto in un diverso settore del negozio o ancora cambiare il prezzo a seconda dei giorni della settimana.
Da sempre il segreto della crescita è riposto nel testare le reazioni dei clienti a fronte di un cambiamento, l'importante è sapere raccogliere ed analizzare il feedback dato dal cliente; serve un minimo di metodologia e costanza.
Per un esperimento di business servono essenzialmente due gruppi di clienti, o potenziali clienti, scelti a caso, al primo gruppo si offre il prodotto o il servizio "modificato", al secondo quello standard, tutto qui.
Questa pratica sembra banale, ma di fatto racconta tantissimo dell'efficacia della modifica al prodotto o al servizio, sia in senso positivo che negativo.
L'importante è che i due gruppi prescelti non siano in contatto per evitare contaminazioni, ciò può essere evitato in tantissimi modi.
Una volta effettuato il test è necessario analizzare i comportamenti e le percezioni che hanno avuto i due gruppi per ottenere una chiara risposta circa il mix dei prodotti/servizi offerti e individuare quello di maggior valore.
Non si tratta di un percorso così immediato come descritto, ma nemmeno impossibile da fare, inoltre, richiede poche risorse e poco tempo da dedicare.
Molte aziende ritengono i test una perdita di tempo perchè convinte che stanno già facendo il meglio, dagli studi di Eric T. Anderson risulta invece che ben l'87% delle aziende che hanno provato questa tecnica, hanno poi riconosciuto che non avevano un'idea chiara dell'impatto che avrebbero avuto alcune variazioni, anche secondarie, sul trend crescente di vendite.
Tutti i giorni assistiamo a questo tipo di esperimenti nei supermercati o nei centri commerciali, ne siamo spesso attori, eppure alcune aziende ancora credono che il loro prodotto sia immune dall'effetto positivo di tali pratiche: dovrebbero invece considerare la possibilità di cambiare approccio per valutare il miglior percorso di crescita?